Alla frutta. Bollette di luce e gas sono la vera guerra quotidiana. Bernardelli: Residuo fiscale per aiutare imprese e famiglie del Nord

di Roberto Bernardelli – Ed ecco la cruda realtà quotidiana, spiattellata dagli ultimi numeri del comparatore di Facile.it, e commissionati dal Sole 24 Ore. Energe che negli ultimi 4 mesi i rincari sono stati almeno di 777 euro “a cranio”, ripartiti in  280 per l’elettricità e 497 euro per il gas. In tutto un salasso del 5,9% che però ovviamente non è l’unico in questo periodo. Il gas pesa per il 64% della spesa, con un incremento da record dell’8,3% rispetto all’1,3% della corrente elettrica. Che fare per rimediare? Tagliare su altri servizi per i quali già paghiamo? Rinunciare, ancora più di quanto facciano molti cittadini, alle cure? Spegnere la caldaia? Trattare e attivare le diplomazie per chiudere la guerra

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Bollette, la profezia di Facile.it, ma non troppo facile da capire per il governo…

Profezia o semplice proiezione dei dati del mercato? Sul sito del comparatore Fcile.it nel dicembre scorso stava già tutto scritto. Eppure il Governo ha tirato dritto aspettando che scoppiasse “la bomba”… Ecco il report. Secondo le previsioni, nei prossimi 12 mesi il prezzo dell’energia aumenterà di quasi il 30% con un impatto significativo sulle bollette di chi ha un’offerta a prezzo indicizzato; Facile.it ha stimato che, per una famiglia tipo* nel mercato libero, il rincaro sarà di 272 euro tra

Un milione di imprese tagliate fuori dai bonus bollette

Il decreto sulle bollette rappresenta “un segnale di attenzione nei confronti del sistema produttivo ma oltre un milione di imprese sono escluse dalla misura. Si tratta di micro e piccole imprese che già si fanno carico di 6 miliardi di euro l’anno di oneri generali di sistema, il 50% del totale”. È quanto ha indicato Cna alla commissione Attività produttive della Camera sul decreto bollette, chiedendo di estendere la misura alle imprese con potenza installata

“Stai zitto ometto”. Decide un miliardario il futuro del pianeta?

Stanno sempre più creando discontinuità nella politica americana le uscite di Elon Musk. Un miliardario che ha cambiato molti paradigmi del pianeta nel campo delle comunicazioni. Nell’ultimo annuncio, dopo aver affermato che gli Usa devono lasciare la Nato, ha affermato, riferendosi al sistema  satellitare Starlink: “Se lo spegnessi, tutta la loro prima linea crollerebbe”, riferendosi a Kiev. Il Paese confinante che più è sottoposto alla linea del fronte è la Polonia, tanto da aver generato

Per gli anziani è emergenza bollette. Non ve lo siete chiesto, cari politici? O basta l’uomo del Ponte?

di Roberto Bernardelli – Con una impennata anche fino all’86% di rincari e aumenti sconsiderati per le fasce vulnerabili, le bollette sono diventate il nemico da cui difenderci e dalle quali difendere e tutelare gli anziani. La Spagna paga la metà, la Germania il 30% in meno, ma noi dobbiamo essere speciali anche in questo… L’8% della nostra popolazione è in povertà energetica e il 47% è rappresentato dalla terza età, da chi ha una

PETIZIONE POPOLARE PENSIONI E DIRITTI

22 ottobre 2017 Referendum.
Aspettiamo l'autonomia da

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Sotto attacco il social X. Chi lo avrebbe mai detto…. Verso vertice Musk-Mattarella su Starlink

Mai dire mai. Perché  anche la piattaforma X, impiegata dalla nuova dirigenza Usa per comunicare, è stata violata e mandata in down per diverso tempo nella giornata di ieri. Il commento di Musk? “C’è stato e c’è ancora un massiccio attacco contro X. Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo attacco è stato compiuto con molte risorse. E’ coinvolto un gruppo esteso e coordinato e/o un paese. Stiamo indagando….”. Ci si possono attendere sorprendenti rivelazioni nelle

Ucraina: Patto Nord, Salvini mette a repentaglio credibilità Governo Roma

“Salvini sta tentando di fare ciò che gli riuscì ai tempi del Governo gialloverde: essere al contempo forza di maggioranza e di opposizione per raccogliere consenso sia fra l’elettorato contento sia quello fra quello scontento. All’epoca però c’era Di Maio a guidare il maggior partito di maggioranza, adesso c’è Meloni, quindi il movimentismo di Salvini di intervenire su tutto non rafforzerà la Lega, ma metterà soltanto a repentaglio la credibilità del Governo e dell’Italia. Il

Cani impegnativi e la proposta di legge lombarda, l’Oipa: Il test del Cae? Meglio valutazione del veterinario comportamentista

L’OIPA Italia ha partecipato all’audizione presso la III Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Lombardia, in merito alla proposta di legge al Parlamento sull’adozione di un patentino per la gestione di cani considerati “impegnativi”. Nel corso dell’audizione, l’OIPA ha ribadito l’importanza di una legislazione mirata, sempre con l’obiettivo primario di tutelare l’incolumità pubblica e il benessere degli animali coinvolti. Tra le proposte avanzate, la sostituzione del CAE 1 con l’introduzione di una valutazione comportamentale a cura di

Bernardelli: Noi sudditi di uno Stato che ci tratta da sottomessi

di Roberto Bernardelli – Il consueto report della Cgia di Mestre del quale diamo integrale pubblicazione sul nostro giornale, ci dice un paio di cose. Che i ministeri, i cui funzionari di certo lo stipendio a fine mese lo prendono, a prescindere da quanto siano o meno bravi, più o meno efficienti, si possono sempre permettere di pagare in ritardo i loro fornitori, ovvero le aziende che però devono anticipare ovviamente le spese e onorare

Grimoldi, Patto per il Nord: La sicurezza è sulla bocca dei politici per fare cassa elettorale. Le leggi per non lasciare in giro i recidivi dove sono?

Paolo Grimoldi, fondatore e leader di Patto per il Nord analizza in un messaggio video sui social uno degli ultimi casi di criminalità. A Monfalcone un uomo si è reso responsabile di un grave episodio di accoltellamento. Ed era, come afferma  Grimoldi, già recidivo. Colpa di chi? Delle solite lamentele per cui è un problema di numeri delle forze dell’ordine? Colpa dei magistrati? O responsabilità della politica che non rende possibile la certezza della pena,

Il dossier della Cgia di Mestre: Lo Stato può permettersi di pagare in ritardo e i giudici stanno dalla sua parte

Si tratta di un risultato di cui non possiamo essere affatto orgogliosi. Tra i 27 Paesi dell’UE, l’Italia presenta lo stock di debiti commerciali in rapporto al Pil più elevato di tutti. Se nel 2023 la nostra Pubblica Amministrazione (PA) ha accumulato mancati pagamenti ai propri fornitori pari a 2,8 punti percentuali di Pil, al secondo posto scorgiamo il Belgio con il 2,7 e al terzo il Lussemburgo con il 2,4. Tra i nostri principali

Sanità in Liguria, Patto per il Nord: I cittadini meritano fatti, le promesse non curano la salute

Famiglia cristiana ha pubblicato un articolo in merito alla salute della sanità in Italia il quadro che ne emerge è davvero sconcertante “4 milioni e mezzo di italiani rinunciano alle cure”. “ Spendiamo meno per la sanità rispetto alla media europea, nonostante abbiamo la popolazione più anziana d’Europa e dunque bisognosa di cure. E così i medici se ne vanno nel privato, i Pronto Soccorso scoppiano, 4 milioni e mezzo di poveri rinunciano a curarsi

Lavoro e asili nido. Ma dove vai se un posto non ce l’hai?

di Monica Rizzi – E’ tanto inutile girarci attorno. Il calo demografico è una questione non solo culturale, un fenomeno sociale, ma strutturale, di servizi. Parliamoci chiaro, dove ci sono asili nido, la coppia può avere papà e mamma che lavorano. Dove non ci sono strutture, chi dei due passa al part time o a situazione di lavoro-non lavoro a cui adattarsi? La Fondazione Openpolis di recente ha stilato un quadro chiaro.  Ci dice che

Da Mani pulite al governo Meloni, la storia secondo l’ex ministro Gargani in un libro intervista

Un incontro riservato, una magistratura che da “Ordine” diventa “Potere” e una politica che si inginocchia senza reagire: Giuseppe Gargani, in un’intervista esclusiva con il giornalista RAI Daniele Morgera, ripercorre i giorni incandescenti di Mani Pulite e lancia un monito sulla crisi della politica italiana. Tuttavia, Mani Pulite è solo uno dei temi cruciali affrontati nel libro Le mani sulla storia (Rubbettino Editore), che offre un viaggio attraverso decenni di vita politica, istituzionale e sociale del nostro

Bernardelli: Il Paese dei balocchi di Salvini. Crescono le tasse, cala la produzione, crollano i consumi.

di Roberto Bernardelli – Mentre c’è chi nel governo va in giro a festini di vodka e inneggia schierandosi in tifoserie pro o contro quello o quell’altro, occorre ricordare dove stia andando il Paese. Nel fosso. Nel 2024, ci ha fatto sapere l’Istat, la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 42,6%, in aumento rispetto all’anno precedente (41,4%), per

Consumi in frenata, con i sovranisti un Paese che ha paura del futuro

Consumi deludenti e pressione fiscale in crescita. I dati sulla spesa delle famiglie nel 2024 diffusi oggi dall’Istat appaiono decisamente sotto le attese: in termini reali l’aumento dei consumi si è fermato allo 0,4%, appena un decimo in più rispetto al 2023, nonostante la variazione dei prezzi, misurata dal relativo deflatore, sia scesa al contempo dal +5% al +1,4%. Il calo dell’inflazione ha dunque mancato di tradursi in un’accelerazione della spesa, confermando la grande prudenza che impronta oggi

Crescita troppo lenta, pressione fiscale continua ad aumentare

“I dati diffusi dall’Istat confermano ciò che le piccole e medie imprese italiane denunciano da tempo: l’economia sta crescendo troppo lentamente e la pressione fiscale continua ad aumentare, soffocando la capacità di investimento delle aziende. Un pil fermo allo 0,7%, al di sotto delle stime del governo, dimostra che il sistema produttivo fatica a ripartire, in particolare nel comparto industriale, che per le nostre imprese rappresenta un motore essenziale. Il miglioramento dei conti pubblici, con…

Venti di guerra in Europa – Il vertice a Londra per trattare con Trump

Il Regno Unito si pone alla guida di una coalizione  al fianco dell’Ucraina, come emerso dal vertice che si e’ tenuto ieri alla Lancaster House a Londra. Al summit hanno partecipato vari leader europei, fra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre al primo ministro canadese Justin Trudeau e, ovviamente, al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il primo ministro Keir Starmer, al termine dell’incontro, ha dichiarato: “Non e’ il momento per altri discorsi, e’ il

Dopo la tempesta perfetta – Zelensky: Pronto ad accordo su minerali con Trump

“Se abbiamo accettato di firmare l’accordo sui minerali, siamo pronti a firmarlo”, “l’accordo che è sul tavolo sarà firmato se le parti sono pronte”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti prima di ripartire per l’Ucraina dal Regno Unito. Lo riporta la Bbc. L’accordo garantirebbe agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare ucraine. La sua firma era attesa durante la visita di Zelensky a Washington venerdì, ma la delegazione ucraina…

Fondi Pnrr, Openpolis: Tra Sud che arranca e pochi beneficiari: 100…

La Fondazione Openpolis ha pubblicato un nuovo aggiornato paper sullo stato dell’arte dell’attuazione del Pnrr. E’ stato certificato che “A livello regionale si osserva che la percentuale dei pagamenti rendicontati finora ci parla di uno stato di avanzamento dei progetti tutto sommato molto contenuto. La regione più avanti da questo punto di vista è il Veneto che però si ferma al 28% delle risorse già erogate. Seguono il Trentino Alto Adige (24%) e la Liguria (22%). La Lombardia completa l’elenco delle regioni con


Umberto Bossi - Dichiarazione di indipendenza della Padania

Le piccole imprese pagano già dazio. Costi dell’energia due volte e mezzo in più rispetto a grandi imprese

Le microimprese, che costituiscono il 95% del totale delle attività economiche presenti nel Paese in cui è impiegato, al netto del pubblico impiego, il 42% circa degli addetti, nel primo semestre del 2024 hanno pagato l’energia elettrica oltre due volte e mezzo in più delle grandi imprese (pari al +164,7 per cento). Se agli artigiani, ai piccoli commercianti e alle piccolissime imprese con consumi inferiori ai 20 MWh all’anno il costo ha raggiunto, al netto

Attacco hacker al Quirinale

Ancora attacchi cyber da parte di hacker filorussi contro siti italiani. Anche oggi, per il dodicesimo giorno consecutivo, si registra una nuova campagna DDoS (Distributed denial of service) del gruppo NoName057. I target odierni sono siti della Pubblica amministrazione locale, magistratura poste. Tra i target si evidenziano i portali del Quirinale, del Csm e il portale romano del partito Fratelli d’Italia. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale e’ intervenuta per avvisare e supportare i target nel ripristino

Le “puttanate” romane secondo il governatore sulla sanità lumbard

“La Lombardia proprio perché è la migliore sta sulle balle a tutti. Continuiamo a ricevere da Roma ingiustificati attacchi per crearci difficoltà: qui le cose le facciamo, in altre parti del paese se ne dicono tante”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo ad un evento a Palazzo Pirelli in riferimento alla classifica stilata dal Ministero della Salute sulla qualità della cure. “I parametri indicati non hanno niente a che vedere con il…

Caro Fontana, magari potessimo non curarci di Roma. Ma dipende da voi…

di Stefania Piazzo – Di tutte le parole pronunciate dal Governatore Fontana, incazzato nero – lo possiamo dire – per la graduatoria sanitaria che vede la Lombardia al settimo posto in Italia, ce ne sono alcune che sono più politiche rispetto ad altre. Ecco il passaggio: “…Quindi non ragioniamo di loro, ma guarda e passa. Quello che succede a Roma ci riguarda fino a un certo punto. Anzi, non vogliamo neanche pensare che ci riguardi”,

La beffa del bonus bollette. Durerà solo tre mesi e solo per chi ha l’Isee…

Tra le ipotesi, l’aumento del requisito dell’Isee per il bonus sociale sulle bollette da 9.530 euro a 15 mila, forse 20 mila euro. Ma, poiché pare che non siano state trovate risorse aggiuntive rispetto ai tre miliardi di euro ipotizzati nella prima bozza, i nuovi bonus, che, nel caso di tetto Isee di 20 mila euro, raggiungerebbero una platea doppia rispetto a quella attuale (da 3,5 milioni a 7 milioni di utenti), potrebbero durare solo