di MARCELLO RICCI – “ Il mistero del Natale, che è luce e gioia, interpella e scuote, perché è nello stesso tempo un mistero di speranza e di tristezza. ….. Gesù nacque rifiutato da alcuni e nell’indifferenza dei più. Anche oggi ci può essere la stessa indifferenza, …..; quando le luci del commercio gettano nell’ombra la luce di Dio; quando ci affanniamo per i regali e restiamo insensibili a chi è emarginato.”
Chi intende il Papa come emarginati?
I nostri fratelli che una politica gestista da inetti-presuntuosi, insediatasi al potere senza il consenso del popolo, ma per volontà di un vecchio rinco, servo dei poteri economici mondiali o i clandestini che come cavallette fameliche arrivano da un continente ricco che lasciano derubare da quelle multinazionali che hanno per obbiettivo solo il massimo profitto?
Piacerebbe pensare l’omelia diretta ai primi, ma con tutto il desiderio di crederci, si deve accettare che per “emarginati” intende i disertori che abbandonano senza combattere le loro patrie, le terre che Dio ha loro donato. Non basta, Bergoglio non ha speso parola per difendere la terra, nel senso più estensivo del termine, che può e deve essere usata, nel rispetto e la tutela dei più elementari principi ecologici.
La terra , viene da dire “tera”. è minata sia dal superaffollamento, sia dalla desertificazione. Superaffollamento che rischia l’Europa con il travaso di un continente grande in uno piccolo e desertificazione è ciò che minaccia vaste zone del continente africano.
Su queste fondali questioni Bergoglio ha maestosamente taciuto , il suo silenzio è assordante, quanto l’Apocalisse.
Bergoglio, guardi il dito che indica altro e ignori il vero dramma che si sta consumando.
Guardare il fenomeno migratorio invasivo sotto l’aspetto dei problemi di chi invade o è incosciente follia o peggio partecipazione ad un programma criminale.
I dannati seguaci di Maometto scorrazzeranno in San Pietro distruggendo e lordando tutto, comprese le immagine sacre, soprattutto per colpa di chi potendo autorevolmente parlare, ha taciuto.