Il 90% dei giovani italiani è convinto che andarsene dall’Italia sia divenuta una vera e propria necessita’ per trovare adeguate opportunita’ di lavoro. Una presa d’atto legata al fatto che oggi l’Italia offre alle nuove generazioni opportunita’ sensibilmente inferiori a quelle degli altri paesi sviluppati e difficilmente il divario verra’ colmato nei prossimi tre anni. A ritenerlo e’ oltre il 70% degli intervistati. E’ quanto emerge da uno studio del Rapporto Giovani presentato oggi a Treviso nell’nell’ambito del “Festival della Statistica e della Demografia”. I paesi che per il 54,8% dei giovani italiani considerano piu’ attrattivi come esperienza di lavoro (non necessariamente definitiva) sono nell’ordine: Australia, Usa e Regno Unito che oltre ad offrire buone occasioni hanno anche il vantaggio di avere l’inglese come lingua. Seguono la Germania, paese che presenta una disoccupazione giovanile particolarmente bassa. A distanza Canada, Francia, Austria, Svizzera e Belgio. Bassa la percentuale di chi indica la Spagna (1,5%), attrattiva in passato ma colpita, con la crisi, da tassi di disoccupazione giovanile molto elevati. Negli ultimi decenni l’Italia e’ diventata un paese di immigrazione con una continua crescita della popolazione di cittadinanza straniera. Al contempo e’ diventato, pero’, anche sempre piu’ evidente un flusso di uscita, soprattutto di giovani italiani in cerca di un miglior futuro all’estero. Dall’indagine emerge che l’83,4% degli intervistati e’ disposto a cambiare citta’ stabilmente per trovare migliori possibilita’ di lavoro e di questi il 61,1% – quindi per la prima volta ben oltre la maggioranza dei giovani – si dichiara disponibile a cercare lavoro all’estero. E tra chi e’ disponibile ad andarci, oltre uno su tre sta valutando la possibilita’ di farlo entro il 2016. Va in ogni caso considerato che nelle nuove generazioni e’ forte anche l’aspetto positivo della mobilita’ (il 74%), ovvero quello di poter fare nuove esperienze e confrontarsi con altre culture.