di REDAZIONE
“La Lega corre, la Lega c’è. La voglia d’indipendenza è tanta, sia da Roma, sia da Bruxelles”. Lo ha detto il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, intervenendo ieri a Verona in piazza Erbe per presentare la raccolta firme per il referendum per l’indipendenza del Veneto, che si terrà domani e domenica in tutta la regione. “Sono felicissimo – ha spiegato Salvini – perché 500 gazebo in tutto il Veneto nel fine settimana sono una cosa che nessuna forza politica riusciva a fare da anni”. Seduto al suo fianco c’era il sindaco di Verona, e segretario nazionale, Flavio Tosi, che non sembrava sprizzare altrettanta felicità. Ma tant’è.
“L’indipendenza da Bruxelles – ha detto Salvini – è necessaria perché fuori dall’euro riparte la speranza, riparte il lavoro, ripartono gli stipendi. L’indipendenza da Romna perché sostanzialmente l’Italia ormai è un paese fallito”.
“Stiamo litigando – ha continuato Salvini – sul decreto salva-Roma: la capitale se non raccatta 500 milioni dichiara fallimento. Il Veneto merita di più”.
“Ogni anno – ha concluso – il Veneto regala 21 miliardi allo stato italiano ricevendo in cambio servizi da poco o niente. Quindi la voglia d’indipendenza è fondata ed è la speranza. Da una parte c’è l’indipendenza e dall’altro il centralismo. Mi auguro che sabato e domenica ai nostri gazebo arrivi tanta gente, anche non leghisti, perché si tratta di una firma non per la Lega ma per il futuro nostro e dei nostri figli”.