Non droghiamo l’informazione. Nuovo appello di Cavalera (Odg Milano)

Dai social

Lo scivolone del The Guardian nel commento su facebook dal profilo del collega Fabio Cavalera, consigliere dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia.

Fabio Cavalera

#coronavirus Il Guardian di Londra passa per essere uno dei quotidiani “liberal” più seri nel mondo. Ed è (o era) vero. Ma anche i migliori sbarellano ed è fatto assai più grave di quando capita ai tabloid che quotidianamente diffondono spazzatura o quasi.
Il titolo della prima pagina di oggi è vergognoso. Parla di Italia nel caos (falso), di migliaia in fuga dalla quarantena (sbagliato e fuorviante in tale contesto di titolazione), addirittura nel sommario si azzarda la parola “esodo” (nuovamente falso).
La Brexit forse ha dato alla testa anche alla cosiddetta illuminata stampa inglese. Peccato, pessimo esempio di informazione drogata. Questo Guardian di oggi è spazzatura, va detto con buona pace di chi (io per primo) lo ha sempre citato come esempio di correttezza e di buon giornalismo. Scivolone pericoloso.

 

E ancora. l’8 marzo Cavalera commentava su un altro esempio di comunicazione.

#coronavirus prima pagina di Repubblica: Lombardia chiusa (titolo giusto). Seconda pagina dello stesso quotidiano: Chiude il Nord. Fatemi capire. È corretto il secondo titolo? O è un modo di banalizzare e generalizzare, se mai ve ne fosse il bisogno? Possibile che in sede di revisione di bozze delle pagine nessuno si sia posto la domanda?
Così si droga l’informazione. Già ci sono sufficiente confusione e problemi, se ci mettiamo anche noi giornalisti allora siamo davvero alla frutta, anzi al frullato mediatico.
Lo sfoglio di un giornale serve a capire spiegare non a drammatizzare e a rappresentare ciò che non è vero.

 

 

 

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