L’assemblea dei soci di Expo ha rinnovato cda e confermato Giuseppe Sala come amministratore delegato. La novità maggiore riguarda la Lombardia che ha indicato come suo rappresentante l’avvocato della Lega Nord Domenico Aiello. che in alcuni procedimenti rappresenta gli interessi della Regione, al posto di Fabio Marazzi, che era stato nominato da Roberto Formigoni quando era governatore. Di Aiello si è parlato nei mesi scorsi per il trasferimento da Milano a Torino di Alfredo Robledo deciso dal Csm che gli ha revocato le funzioni di pm per un presunto scambio di favori proprio con l’avvocato. Aiello è anche difensore di Maroni.
Sono stati confermati tutti gli altri membri del consiglio di amministrazione: il Comune ha confermato Giuseppe Sala, la Camera di Commercio Diana Bracco (presidente), la città metropolitana Michele Saponara e il governo Alessandra Dal Verme. L’assemblea dei soci ha anche approvato il bilancio 2014.
Domenico Aiello, avvocato di fiducia di Roberto Maroni, approda insomma nel consiglio amministrazione di Expo 2015 al posto di Fabio Marazzi. La nomina è stata decisa dallo stesso presidente della Regione Lombardia a 9 giorni dal taglio del nastro dell’Esposizione Universale.
La reazione dei 5 Stelle
Dure le reazioni delle opposizioni al Pirellone: “Maroni ci ha abituati a non discostarsi mai dal sistema politico che ha rovinato l’Italia, piazzando i suoi fedelissimi ovunque, si pensi ad esempio alla recenti nomine di Benito Benedini in Fondazione Fiera, o Corrado Peraboni come Amministratore Delegato di Fiera”, è la denuncia del capogruppo del M5S, Dario Violi, che aggiunge: “Ora, in tutta fretta, ha piazzato la sua bandierina leghista anche in Expo, dimostrando per l’ennesima volta la sua continuità con il sistema formigoniano: ancora una Maroni fa rima con Formigoni”.
La reazione del Pd
Dello stesso avviso Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in regione Lombardia: “Siamo francamente sorpresi. Quella dell’avvocato Aiello è chiaramente una nomina inopportuna, visto che ricopre il ruolo di avvocato personale di Maroni proprio su vicende che riguardano Expo: trasparenza e opportunità vorrebbero che non ricoprisse anche il ruolo di amministratore della società”. Aiello difende infatti Maroni nell’inchiesta che vede il govenatore lombardo indagato a Milano per induzione indebita perchè – stando all’accusa ipotizzata dal pm Eugenio Fusco – avrebbe effettuato pressioni sui vertici della società Expo alla vigilia del viaggio Tokyo organizzato il 2 giugno scorso nell’ambito del `World Expo Tour’ per far partecipare alla missione anche Maria Grazia Paturzo, sua ex collaboratrice al Viminale quando era Ministro dell’Interno.