“Per una manciata di posti è stata avviata la complessa macchina delle procedure concorsuali che l’amministrazione ha già dimostrato di non sapere gestire né governare. È noto, infatti, che ad oggi non sono ancora terminati i concorsi banditi nel 2023 e che le difficoltà di costituzione delle commissioni esaminatrici e i ritardi nell’espletamento delle prove orali lasciano migliaia di candidati in sospeso per mesi e le scuole in attesa di docenti stabili. Tutto questo, paradossalmente, in presenza di elenchi infiniti di docenti che hanno superato precedenti selezioni concorsuali e che sono quindi in possesso di tutti i requisiti per essere meritatamente immessi in ruolo. Si tratta di un inammissibile sperpero di denaro pubblico, con l’unico risultato di lasciare nel limbo della precarietà migliaia di idonei e produrne di nuovi senza prospettive di stabilizzazione perché pochissimi saranno i vincitori rispetto all’ondata di nuovi aspiranti docenti che sosterranno le prove”. Così la Flc Cgil sul nuovo concorso per i docenti nelle scuole.