“In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, in merito a libere riformulazioni giornalistiche riguardanti i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), si ritiene opportuno precisare che il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) costituisce uno strumento di valutazione che verifica – secondo le dimensioni dell’equità, dell’efficacia e dell’appropriatezza – che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza. Trattasi di un meccanismo alla cui elaborazione le Regioni partecipano attivamente mediante i propri rappresentanti tecnici. Il ministero della Salute non formula classifiche, limitandosi a pubblicare periodicamente, in ottemperanza alla normativa vigente, i dati relativi alla corretta erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”.
Così in una nota il ministero. “Come evidenziato nella sintesi dei dati 2023 pubblicata sul portale istituzionale – precisa il dicastero – la Lombardia, unitamente alle Regioni Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna, registra un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree, confermando quindi la corretta garanzia di erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”. “L’obiettivo del monitoraggio – puntualizza la nota – non è penalizzare le Regioni, ma assicurare ai cittadini l’erogazione delle prestazioni a cui hanno diritto. La reazione del governatore Fontana appare pertanto mal indirizzata e il linguaggio utilizzato comunque inopportuno”.