Donald Trump ha assicurato che e’ pronto a introdurre nuovi Dazi dopo che quelli imposti su acciaio e alluminio a Canada e Ue hanno fatto scattare le contromisure di Ottawa e Bruxelles. Il presidente americano, citato dalla Bbc, ha affermato che “ovviamente” risponderà a queste contromisure e ha ribadito l’intenzione di annunciare il mese prossimo Dazi “reciproci” verso Paesi di varie zone del mondo. “Quello che tassano a noi, lo tasseremo a loro”, ha detto. “Vinceremo noi questa battaglia finanziaria”, ha detto ancora il presidente americano durante un incontro alla Casa Bianca con il premier irlandese, Micheal Martin.
Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito di stare valutando la possibilità di imporre dazi sulle auto europee. “Si, assolutamente”, ha detto, rispondendo alla domanda di un giornalista.
A partire da ieri gli Stati Uniti hanno imposto dei dazi fino al 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e determinati prodotti derivati (che contengono acciaio e alluminio) dall’Unione europea e da altri paesi. In risposta a questi dazi , giudicati “ingiustificati e ingiusti”, la Commissione ha lanciato una serie di contromisure per proteggere le aziende, i lavoratori e i consumatori europei dall’impatto di queste restrizioni commerciali.
”La decisione presa dall’Unione europea di introdurre dazi per 26 miliardi di dollari sui prodotti provenienti dagli Stati Uniti rappresenta un passaggio delicato e inevitabile nella tutela dell’economia europea e italiana”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, in una nota. ”Le piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante del tessuto produttivo del Paese, corrono il rischio, inevitabilmente, di subire ricadute negative dalla guerra commerciale in corso tra Ue e Usa. In ballo ci sono quasi 7 miliardi di euro di export. Sosteniamo con determinazione l’importanza di una risposta forte e proporzionata da parte dell’Unione europea”. ‘
‘Tuttavia, chiediamo alla Commissione Ue e al governo italiano particolare attenzione verso le pmi nazionali ovvero gli ambasciatori del Made in Italy nel mondo, che potrebbero pagare un prezzo elevato in questa delicata fase di tensione internazionale”, prosegue Ferrara. ”È fondamentale che le istituzioni europee e italiane garantiscano misure concrete di sostegno e compensazione per tutte quelle imprese che saranno colpite dalle conseguenze di questa spirale protezionistica. La tutela del Made in Italy non può essere oggetto di compromesso: qualità, tradizione e innovazione rappresentano valori imprescindibili da difendere e promuovere con forza”. ”Siamo pronti a dialogare e collaborare attivamente con tutte le istituzioni per limitare i danni e individuare rapidamente soluzioni condivise, che mettono sempre al primo posto il futuro delle imprese italiane e dei loro lavoratori”, aggiunge Ferrara. Le pmi italiane sono ”essenziali per l’intera economia nazionale e quanto sia cruciale difenderle dagli effetti negativi generati da eventuali guerre commerciali, come quella in corso tra Europa e Stati Uniti. Pertanto, è prioritario intervenire con politiche di sostegno mirate per evitare ripercussioni negative su settori strategici per l’intero sistema Italia”.