Bernardelli, tanta caciara per una legge sull’autonomia che vale come il due di picche. Senza Lep e senza tagli alle Regioni inefficienti

di Roberto Bernardelli – Avete sentito? La legge sull’autonomia è stata bastonata nei punti chiave, ovvero la determinazione del Livelli essenziali di prestazione, in un altro passaggio delicato sul trasferimento di nuovi poteri (quindi col fischio)… e su una chicca che vale la pena riproporre.

Eccola. E’ fantastica. E’ incostituzionale la “possibilità di modificare, con decreto interministeriale, le aliquote della compartecipazione al gettito dei tributi erariali, previste per finanziare le funzioni trasferite, in caso di scostamento tra il fabbisogno di spesa e l’andamento dello stesso gettito; in base a tale previsione, potrebbero essere premiate proprio le regioni inefficienti, che – dopo aver ottenuto dallo Stato le risorse finalizzate all’esercizio delle funzioni trasferite – non sono in grado di assicurare con quelle risorse il compiuto adempimento delle stesse funzioni”.

Ma va?! Che poi, a voler vedere bene, non è quello che accade bene o male anche ora? Non si trasferiscono da anni immemori risorse a enti inefficienti, che vanno a coprire buchi immemori nati dall’inefficienza di politici e amministratori inefficienti? Certo è che se si voleva mettere la parola fine ad un immemore inefficiente circolo vizioso, anche stavolta chi si proclama campione di riforme, ha proprio visto giusto… Bravi, 10 e lode.

Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

 

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