Il procuratore: in un milione pronti allo sbarco. A casa di chi ha fatto fuori Gheddafi

GHEDDAFIdi ROBERTO BERNARDELLI

Se lo sa la procura, lo sa anche la politica, lo sa il governo e lo sa anche il commissario europeo Mogherini. Dunque non manca nessuno, lo sa anche l’Onu, lo sa il Vaticano. Eppure non si muove una foglia davanti alla devastante realtà contenuta nell’affermazione del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi: “Un milione di persone in partenza? E’ una cifra approssimativa che deriva da alcuni calcoli effettuati dagli stessi trafficanti di uomini che abbiamo intercettato”. “Di sicuro il flusso appare difficilmente contenibile – ha aggiunto Lo Voi parlando a Radio 25 -, non si tratta più di barconi con 20-30 persone a bordo, come prima. Ora usano vascelli più grossi, pericolosi e instabili, in cui si caricano 700-900 persone. C’è una forte richiesta ed evidentemente c’è un’offerta che sta affinando le proprie capacità”.

Soffermiamoci su un passaggio. E cioè: “c’è una forte richiesta”. Alimentata da quali speranze? Risponda il governo, lo dica la sinistra solidarista e i cattocomunisti che infestano ancora oggi la politica, il palazzo, le cooperative, le strutture che appaltano l’accoglienza. Lo Voi ha parlato dell’inchiesta che ha portato a sgominare una banda di trafficanti che operavano con l’Italia, alcuni con permesso di soggiorno temporaneo: “Ogni migrante in media frutta a queste persone 5 mila euro, considerando l’intero percorso dai Paesi di origine. I viaggi avvengono in diverse tratte, prima da casa fino alle coste africane, quindi c’è il viaggio per mare, quindi il trasporto dal sud al nord Italia, da ultimo verso i Paesi di destinazione, quasi tutti nord europei. Ciascuna di queste tratte prevede un pagamento in contanti, anticipato. Il denaro viene fornito spesso da familiari o amici o gruppi della stessa etnia che si sono già insediati in Europa”.

Una filiera vera e propria. Gestita da chi è stato accolto a casa nostra e a cui è stato concesso il permesso di soggiorno. Complimenti per la regia.

Ma andiamo avanti. Il procuratore dice anche di avere le mani legate,  di “non potere entrare in scelte politiche” ma ha aggiunto: “Registro le parole del Papa e del presidente Mattarella che hanno evocato ‘un deciso intervento’. Ecco, ci vuole un deciso intervento, il che significa cambiare qualcosa rispetto alle politiche finora adottate”.

Qualcosa come? Stop agli ingressi? Affondare i barconi vuoti? Contingentare l’accoglienza? Portarli tutti a casa della Merkel e di Hollande? Far pagare il conto a chi ha fatto fuori Gheddafi?

Poi c’è l’altro fronte, quello della guerra di religione sui barconi, la guerra nella guerra con diversi musulmani accusati di avere ucciso durante la traversata altri migranti in quanto cristiani: “Le testimonianze dei superstiti sono state tutte molto concordanti sul punto – ha detto Lo Voi -. I superstiti che hanno denunciato l’accaduto appena sbarcati hanno identificato gli autori di questi omicidi e dicono che la motivazione è religiosa. Il gip ha ritenuto attendibile questo racconto, ora si procederà all’incidente probatorio”.

Ma anche su questo il silenzio della politica è totale. Anzi, corano in sacrestia se non ci sono le moschee. Prepariamoci ad affondare perché al prossimo giro buttano giù noi dalla barca.

 

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