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Se fossimo diventati austriaci, non sarebbe passato lo straniero

>>>ANSA/ SCHENGEN IN BILICO, CAOS UE. CONTROLLI FRONTIERE IN 6 PAESI

di GIANLUIGI LOMBARDI CERRI – Ricordate? L’Austria, indipendentemente dall’Europa, ha deciso di controllare gli ingressi di persone nel suo territorio. Apriti cielo! Renzi e Alfano si sono scatenati usando logiche per lo meno imbecilli.

1.- L’Austria fa saltare Schengen!

Ma dimenticano che Schengen  è un accordo di LIBERA CIRCOLAZIONE di CITTADINI EUROPEI quindi gli appartenenti ad altri popoli  non devono circolare con gli stessi diritti degli europei. Come minimo devono esibire il passaporto.

2.- Non si possono erigere barriere! A  casa mia, sopratutto rispettando i desiderata dei miei elettori, discrimino gli ingressi sul mio territorio, dicono i governanti austriaci.

A differenza di quelli italiani che con un crescendo allarmante tendono sempre più a non farsi eleggere per non essere neanche moralmente obbligati a rispettare la volontà del popolo, a fare i referendum tagliati secondo le proprie esigenze e a infischiarsene quindi regolarmente di quello che vogliono i cittadini.

Capiscono, gli sciagurati, che solo Renzi e i suoi scienziati sanno quale è il vero bene del popolo? Solo di questo è convinto il futile parlatore.

3.-Citano il Papa che dice “non bisogna creare muri, ma ponti”. Che bello! Si sono già dimenticati del muro di Berlino che loro citavano sino alla nausea come segno di civiltà.

Ed ora sta a vedere che, per fare un ulteriore passo avanti il concetto verrà esteso alle abitazioni diciarando: “ non bisogna creare porte, ma tende con i piombi in fondo” in maniera che tutti, a piacimento, possano entrare.

4.- Europa che fai? E’ il grido di chi governa l’Italia. Nel più bello stile italico devono sempre trovare qualcuno che gli risolva i problemi.

Fino a prova contraria facciamo si parte dell’Europa, ma come nazione indipendente e quindi i problemi che ci toccano dovremo cominciare a risolverli da soli, salvo poi chiedere la collaborazione per problemi più vasti o avendo superato il limite delle nostre capacità reattive. Così come fa l’Austria oltre che le altre nazioni europee, tra cui Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria e altri.

5.-Se bloccano il Brennero NOI ci rimettiamo! Vero, ma o abbiamo un piano per refilare a tutti gli altri i migranti che andiamo a prendere, oppure abbiamo  un altro piano per tenerceli tutti. Sembra, e permettetemi la malignità, che di piani, in Italia non ne esistano di nessun tipo.

Forse perché (seconda e più ficcante malignità) nessuno di chi governa e di chi gestisce ha la minima idea di come di faccia un piano in termini di struttura, modalità applicative, tempi, costi e modalità di controllo.

6.-Minacce!

Ed ora siamo alle minacce con stile prettamente mafioso. Dopo la centrata definizione di Metternich :”L’Italia è una espressione geografica”. Dopo un vero e proprio tradimento nei confronti dell’Austria Ungheria (l’Italia dei giri di valzer)… Dopo aver rischiato di far perdere la guerra agli alleati a seguito di Caporetto… Dopo aver vinto grazie al “sempre maledetto” intervento americano… Dopo aver portato via all’Austria non solo le terre redente (si fa per dire) , ma anche una regione tipicamente austriaca (Sud Tirolo).

Ora vanno anche a fare minacce con un tono da poter sempre dire “en cas de malheur” , “non siamo stati capiti”. Non c’era proprio bisogno di aggiungere alla targa “mafia” anche la targa di “vili fanfaroni”.

Vili perché l’Italia ha sempre cercato di entrare in tutti gli interventi militari , chiamati “di pace” per gentile eufemismo stando però accuratamente in seconda fila. E fanfaroni, perché capaci di tutto, m ahimè, solo a parole.

Come or ora in Libia dove sono già presenti francesi, inglesi, americani, egiziani e perfino giordani, con l’Italia in lista di attesa. Mai come ora risulta centrato il detto di Leo Longanesi riferito ai politici italioti: “Buoni a nulla, ma capaci di tutto”.

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