Veneto, in consiglio regionale tiene ancora banco Faccetta nera e non l’autonomia

di Giovanni D’Acquino – L’autonomia è un orpello che si muove come un pendolo, a seconda delle occasioni. Ora non va più di moda. E così accade che da più di una settimana ormai tenga banco più che altro la figuraccia dell’assessore donazzan caduta nel trappolone dei conduttori della Zanzara. Ecco la cronaca.

“Accade nella vita di sbagliare”: lo ha detto questo pomeriggio l’assessore all’istruzione e al lavoro del Veneto Elena Donazzan durante i lavori iniziati nel pomeriggio in consiglio regionale che prevedevano, tra l’altro, la discussione di una ‘mozione di riserva’ dopo il caso della canzone fascista “Faccetta nera” cantata alla radio. A motivare le critiche all’iniziativa di Donazzan e’ stato il portavoce dell’opposizione nell’assemblea veneta, Arturo Lorenzoni. “La vita mi ha insegnato che si affrontano le prove, anche le piu’ dure, passando dalla porta piu’ stretta – ha sostenuto Donazzan, replicando alle osservazioni di Lorenzoni -. Il Consiglio di oggi con questa mozione e’ l’occasione che mi permette di ribadire in modo ufficiale le mie scuse in quest’Aula: non era mia intenzione offendere nessuno e certamente non mi trovero’ mai piu’ nella circostanza di rispondere ad una trasmissione qual e’ ‘La zanzara’ irridente e sopra le righe, creando involontariamente imbarazzo alla mia Amministrazione regionale”.

Donazzan ha concluso: “vedete, in molti mi sono stati vicini in questa settimana cosi’ carica di tensione e dimostra una cosa sola principalmente: su alcuni temi la nostra nazione ha ancora ferite aperte ed un clima che non permette leggerezza”.

Il popolo veneto intanto attende che con la stessa veemenza si tratti, anche polemicamente, di autonomia.

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